La Fondazione Lombarda Affidamenti si candida per accettare incarichi come trustee o come guardiano di trust a favore di persone svantaggiate o con necessità speciali in ragione delle loro condizioni fisiche, psichiche, di età, familiari e sociali. La Fondazione intende svolgere tali incarichi fuori dalla logica di profitto che di regola caratterizza l'attività delle gestioni patrimoniali e con una particolare sensibilità alla storia di ciascun beneficiario: vuole garantire che le risorse destinate alla persona da tutelare siano davvero amministrate e quindi spese per la miglior qualità possibile della sua vita.
Nella gestione come trustee dei beni affidati, il ruolo della Fondazione è simile a quello del pater familias che seleziona, per competenza ed onestà, soggetti che hanno capacità professionale nei vari settori (immobiliare, finanziario, amministrativo, legale ecc.) per la gestione dei beni affidati. In ogni caso, la Fondazione è destinata non tanto a gestire un patrimonio proprio, quanto a custodire patrimoni “di altri” nel senso di destinati ad altri, secondo il canone, proprio dell’affidamento fiduciario o del trust, della “proprietà dovuta”.
Nel ruolo invece di guardiano, la Fondazione verifica l’operato del Trustee scelto dal disponente, intervenendo solo per assicurare il rispetto del programma che giustifica l’affidamento fiduciario.
Non si tratta di una Fondazione per scopi di sola utilità privata; la cura del patrimonio di una persona ha indubbiamente un’utilità sociale nella misura in cui riduce la pressione sulla pubblica assistenza da parte di soggetti non autosufficienti.
La Fondazione, inoltre, mira ad essere punto di riferimento culturale per la creazione di modelli operativi e di best practice che consentano agli strumenti del trust e dell’affidamento fiduciario di essere impiegati nel modo migliore a favore delle persone svantaggiate.
Al fine di garantire l’indipendenza della Fondazione, il suo statuto prevede disposizioni specifiche che escludono collegamenti, anche semplicemente inopportuni, tra l’attività della Fondazione e gli interessi personali dei soggetti che compongono i suoi organi. Particolari previsioni dello statuto garantiscono poi la netta separazione, da un lato, tra il patrimonio della Fondazione e i beni affidati in gestione e, dall’altro, tra i singoli patrimoni affidati.